Io proprio non riesco a comprendere a fondo la necessità in ogni anime di rendere il/la co-protagonista deficiente che non sa fare un cavolo che non vuole lottare che è frignona.... un personaggio coi caxxi e controcaxxi. E inoltre cosa ancora più comune è che poi TUTTI si innamorano di lui/lei (nemici e amici).
Allora spiegatemelo, è il senso di inferiorità giapponese/europeo (che si traduce in persona incapace/eroe pieno di risorse) che tende a far capovolgere le situazioni o non ce n'è i giapponesi sono gente poco seria e tutta fatta allo stesso modo? (detto da una yamatologa è una frase forte fra l'altro..).
Ma la cosa bella è che puntualmente la deficiente di turno diventa l'eroina della situazione, mentre quella che si è scucita il mazzo per salvare la terra in ogni situazione invece se la fa a piedi.
Fortunatamente la serie che mi ha scaturito questo punto interrogativo è stato abbastanza serio da ripristinare le cose come dovrebbero essere nel finale, rendendo tutto ben omologato.
Tatakae! Iczer One devo dire che è stato un prodotto insolito, ma che mi ha appagato dal punto di vista anime-maniaca. Tre oav piacevoli da guardare, che non lasciano gli amari in bocca dal punto di vista emotivo di tante serie che hanno avuto successo, che non pretende di essere un granché, ma che in realtà si rivela più di un che :P Perché è guardando anime così "datati" (per modo di dire) che si viene a capo di tante cose anche in altri tipi di anime che magari in Italia vengono osannati, ma che sono più recenti.
E io che i robottoni li schifo posso assicurarvi che questo qui è un robottone tutto da gustare senza aver bisogno neanche della psicopatia di
Hideaki Anno.